Mille sfumature di amore

azzzzz_10Perché Virginia Mallory e Adriano Goldstein non rimangono insieme fin dal loro primo incontro in quella ventosa primavera del millenovecentoquarantasei? Come se fosse facile, rispondere alla eterna universale domanda letteraria «Di cosa parliamo quando parliamo d’amore». Eppure Fiorella Cagnoni, finora scrittrice di gialli molto gustosi, ha cercato e trovato le parole per dirlo in questo suo ultimo strano e fascinoso romanzo che dura tutta una intera epoca: cinquantacinque anni di illusioni perdute, fughe e ritorni, passioni che bruciano come fiamme, oppure ardono silenziose sotto le braci di un fuoco che però è sempre vivo, mentre si alternano altri amori di diverso genere e si susseguono nuove generazioni.

Finalmente amori «È la storia di un desiderio che per lungo tempo una donna e un uomo ripropongono l’uno all’altra e l’altra all’uno come si aumenta la posta o si accresce una scommessa», scrive l’autrice a pagina 12. E viene in mente Gabriel García Márquez – che Cagnoni ama molto e cita spesso – quando scriveva «Il cuore ha più stanze di un albergo a ore» in L’amore ai tempi del colera: dove Fiorentino Ariza resta innamorato di Fermina Daza, la più bella ragazza dei Caribe, per cinquantun anni, nove mesi e quattro giorni. Fino alla felice conclusione.

600472_10151256141707608_1272684483_nE insomma, in queste pagine che perlustrano una piccola isola immaginaria «…non troppo lontana dal Tropico del Cancro» brilla tutta l’intelligenza sentimentale e narrativa di Fiorella Cagnoni, speciale anche “nella creazione dei dialoghi”, come disse di lei il grande Oreste Del Buono.
Per chi vuole incontrarla, sarà a Milano, alla Libreria delle Donne in via Calvi 29 sabato 28 febbraio 2015 alle ore 18: per parlare di amore, e di amori.

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