La farina fatta in casa

Per gli amanti del pane fatto in casa, un upgrade. Basta procurarsi un piccolo mulino domestico (a pietra come quelli antichi, in versione elettrica o anche manuale) per ottenere farine molto più pregiate: ricche di vitamine, minerali, fibre, germe. Tutte sostanze bionutritive importanti. In più si macina soltanto la quantità necessaria alle esigenze del momento, avendo a disposizione un prodotto sempre fresco e intatto nella sua genuinità. Così ogni volta la ricetta del pane sarà diversa. Qui il mio articolo sui piccoli mulini da casa per Wise Society

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Alhambra! piccolo ristorante speciale

C’è un posticino delizioso che si chiama Alhambra, a Milano, in via San Gregorio 17, dove si respira un’aria sprovincializzata come nelle metropoli europee e dove si mangia molto bene spendendo molto poco. Cucina vegetariana garantita dal circuito gastronomico Mens@Sana con tante insolite squisitezze da provare componendo il proprio piatto personale.

Si sceglie, si paga a peso e il conto si aggira intorno ai 10 euro compreso il thé servito in tavola, ma con una discreta scelta di birre e vini. Tutto condotto con molta cordialità da Gebreyasus Tigist, alias Titti, e dalla sua famiglia (marito e figlia). Titti è una simpatica signora eritrea da anni trasferitasi a Milano per fare la mediatrice culturale. Immagino che i pochi tavoli di Alhambra siano presi d’assalto a mezzogiorno per la pausa pranzo di chi lavora in zona, ma l’atmosferà è piacevole soprattutto di sera, grazie all’arredamento etnico, luci soffuse e buona musica jazz di sottofondo. Orario continuato fino all’una di notte, e anche servizio di consegna a domicilio, telefonando al numero 02 39432750. Su richiesta anche piatti tipici eritrei, prenotando alla mattina per il giorno stesso.

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Equilibrio con i Fiori di Bach

Oltre che una cara amica, Paola Grilli è anche una brava naturopata che sa capire i problemi delle persone e consigliare soluzioni intelligenti. Sa anche prescrivere ricette floreali in grado di alleviare momenti psicoemotivi difficili. I Fiori di Bach non sono medicine, ma sostanze un po’ misteriose a lungo studiate dal dottor Bach nel Galles ai primi del Novecento: eppure spesso funzionano, e alla grande. Invece che essere scettici, e prima di ricorrere ai farmaci, forse convien provare. Qui la mia intervista a Paola Grilli per Wise Society

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Un esempio dalla Francia

Da quindici anni d’estate vado in vacanza nel Sud della Francia in questo posto qui:
Trascorro il mese di agosto a stupirmi del fatto che le strade sono pulite, che non ci sono cartelloni pubblicitari a deturpare il paesaggio, che il vino buono e genuino si compra dai produttori e costa poco, che il mare è limpido e non inquinato; che le spiagge sono libere e a disposizione di tutti, ma ogni pochi metri c’è un cestino della spazzatura ben utilizzato; che i bambini sono educati e non urlano.
Passo vacanze meravigliose perché quasi mai capita di provare fastidio per qualcosa, tutto è di buon gusto e si respira un’aria di bene comune da tutelare come ricchezza collettiva. E poi, se c’è qualcosa che non va, c’è sempre nelle vicinanze un autorevole gendarme che mette a posto la situazione senza abusare del suo potere. Specifico che i gendarmes francesi, al pari degli operatori ecologici che ogni mattina lavano il selciato del paesino con gli idranti, in genere sono anche uomini attraenti e piuttosto spiritosi. Come mai? Un’altra cultura. Devo aggiungere, purtroppo, che quando c’è qualcuno che urla in spiaggia per sgridare i bambini,  che parcheggia in doppia fila o che ascolta la musica a tutto volume, di solito è italiano. E i francesi dicono sospirando  “Ah, les italiens..”. Brutto, ma è così.

In questo articolo sul Manifesto di ieri Anna Maria Merlo, corrispondente da Parigi, scrive che il ministro Jean-Marc Ayrault ha indetto un comitato interministeriale per i diritti delle donne, perché “l’obiettivo di Hollande è di agire in favore dell’eguaglianza”. Leggo che è stato annunciato un decreto legge con una serie di nuove norme, per esempio:

  • Punire le differenze di salario tra uomini e donne per un eguale lavoro
  • Lotta contro gli stereotipi sessisti fin dall’asilo con un piano che si chiama Abcd dell’eguaglianza
  • Poteri all’autority sulla pubblicità per evitare immagini degradanti delle donne
  • Garanzia di presenza femminile tra gli esperti del Csa (Consiglio superiore dell’audiovisivo) per vigilare
  •  Procedure penali più semplici e veloci per punire la violenza contro le donne (che come ormai sappiamo è correlata al degrado dell’immagine femminile nei media)
  • Nuove regolamentazioni del part-time e del congedo maternità

È giusto sottolineare anche che la Francia di oggi, che corre ai ripari sulla disparità di genere, è soltanto al 57° posto nel Global Gender Gap Report 2012 (che è la classifica mondiale del sessismo redatta dal World Economic Forum). Non è scivolata all’80° posto come l’Italia. Ricordiamo, tanto per capire, che la Germania è al 13°, la Spagna al 26°, il Belgio al 12°, l’Olanda all’11°, l’Austria al 20°, La Gran Bretagna al 18°, la Svizzera al 10°, la Slovenia al 38°… Per non parlare dei Paesi nordici, che detengono sempre i primi posti.

È una questione di civiltà. Perché i nostri governanti non lo capiscono? Bisognerebbe affrettarsi a intraprendere iniziative. Anche perché è già stato dimostrato che la salute dell’economia di un Paese è strettamente correlata con un modello di società più equa e inclusiva dal punto di vista dell’equilibrio di genere.

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Seminare benessere

Semi di lino
Contengono vitamina B1 (favorisce la trasformazione dei carboidrati in energia), B2 (antiossidante e anti depressiva, protegge vista, pelle, capelli), vitamina E (aumenta potenza muscolare, concentrazione, memoria; previene diabete e arteriosclerosi)  e vitamina F (contrasta i processi infettivi e di invecchiamento cellulare, favorisce la riduzione del perso). Acidi grassi essenziali (Omega 3 e Omega 6). Minerali (ferro, zinco, calcio). Proteine (valore biologico 18,29 g su 100 g).

Semi di girasole
Come i semi di lino contengono vitamina B1, B2, E, ma anche B6 (fa funzionare la serotonina), B12 (fondamentale per il sistema nervoso), A (vista, pelle, capelli, mucose), D (ossa, denti). Ricchi di magnesio, ferro, cobalto, manganese, zinco e rame. Tra gli acidi grassi essenziali, importante l’acido folico (aiuta la moltiplicazione cellulare, i globuli rossi, il cuore).

Semi di sesamo nero
Questo tipo di seme, ancora poco diffuso da noi, è invece molto utilizzato persino come sostanza curativa nella medicina ayurvedica perché è considerato indispensabile per la vitalità dell’organismo: ricco di calcio, zinco, selenio; ma anche di fosforo, manganese, potassio e magnesio. Rafforza il sistema immunitario. È anche simbolo di immortalità nell’antica tradizione cinese, dove è utilizzato da millenni come elisir di giovinezza da aggiungere al thé.

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Un pane pieno di semi

Semi di lino, di girasole, ma soprattutto semi di sesamo nero: poco diffuso nella nostra cucina, ma invece ricco di sostanze molto pregiate. Aggiunti a una miscela 50/50 di farina integrale frumento/segale, come sempre lievitazione circa 24 ore con 3 impasti per renderlo digeribile – anche per chi fosse un po’ intollerante – proprio come se fosse fatto con la pasta madre (così mi hanno detto alcuni esperti panificatori biologici). I semi sono un’integrazione importante nell’alimentazione quotidiana: contengono proteine, minerali e vitamine che altrimenti sarebbe difficile assumere. Le preziose proprietà organolettiche di ciascun seme in questo post: Seminare benessere.

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Da “Se non ora, quando?” si torna indietro a “Se questo è un uomo”

Se è vero che era stata una scelta forte parafrasare il Se non ora, quando? di Primo Levi per lanciare il movimento del 13 febbraio, la reazione maschile adesso è stata ancora più forte. E allora viene in mente un altro suo potentissimo romanzo per  commentare ciò che è accaduto nell’ultima riunione del Consiglio Regionale della Puglia (sì, proprio quello di cui Vendola è Presidente dal 2005!): Se questo è un uomo. A voi la risposta. Ne parla anche Marina Terragni oggi nel suo blog, concludendo “Grazie a gente come questa, l’Italia si piazza all’80 esimo posto del Global Gender Gap Report…”, che è il “rapporto internazionale sul divario di genere pubblicato per la prima volta nel 2006 dal World Economic Forum” (cit. Wikipedia). Chi si occupa di politiche femminili ieri ha ricevuto questo Comunicato Stampa firmato dal Comitato Promotore 50/50 della Regione Puglia:

Oggi è successa una cosa gravissima: il Consiglio Regionale della Puglia ha bocciato a voto segreto la Proposta di Legge di iniziativa popolare ’50 e 50′. 30 rappresentanti – evidentemente non più del popolo – hanno tolto la parola a 30.000 cittadine e cittadini pugliesi. Il Consiglio Regionale ha perso un’occasione storica: rendersi protagonista di una rivoluzione culturale. Se la legge fosse stata approvata si sarebbe stabilito un precedente unico e valido per tutta l’Italia. La vergogna di quanto accaduto è stata sancita attraverso la scelta del voto segreto proposta da 6 consiglieri di minoranza ( Zullo, Gatta, Camporeale, Sala, Marti, Boccardi ) che, in questa maniera, hanno dimostrato di non avere nemmeno il coraggio di esprimere in modo palese la propria scelta. Questa mancata assunzione di responsabilità si e’ cosi’ tradotta in un voto che ha trasversalmente legato opposizione e maggioranza dimostrando l’arretratezza culturale e politica che permea le nostre istituzioni, non a caso prevalentemente maschili. Durante la discussione che c’è stata in Aula abbiamo ascoltato argomentazioni becere e misogine. “La politica e’ una cosa solo per uomini“, ” Una donna di Santa Maria di Leuca non potrebbe guidare fino a Bari per partecipare ai lavori del Consiglio Regionale“, “Bisogna rispettare la nostra sensibilità di fronte alle forme di coercizione delle masse urlanti” (Gatta- PDL), “Ci devono essere le condizioni reali per favorire la presenza delle nostre donne in consiglio e in politica” (Negro-UDC) , “Non fa parte della democrazia compiuta” ( Mazza – IDV ). Oppure anche “Le donne sono tante e dappertutto: basta andare negli ospedali, nelle scuole, nei tribunali“. Queste alcune delle frasi dette e che  descrivono le donne come minus habens: abbiamo ascoltato bugie e visto tanto livore nei confronti delle donne. Possiamo dire che oggi abbiamo avuto evidenza delle tracce culturali che portano diritto al femminicidio.

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(Rosalinda nella foresta, Dante Gabriel Rossetti)

Ma volendo continuare con le citazioni, verrebbe in mente anche Shakespeare e la sua commedia Come vi piace: dove l’eroica Rosalinda fugge dalle persecuzioni dello zio usurpatore. Si traveste da uomo e si rifugia nella felice Foresta di Arden, dove altri uomini esuli affiggono invece sugli alberi poesie d’amore indirizzate alle donne. Ma come finisce lo zio usurpatore? Si pente delle sue colpe, e si converte alla vita religiosa.
Ecco, cari Consiglieri della Regione Puglia: se è vero che i grandi della letteratura ci hanno già detto tutto, speriamo in bene.

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Tutte le virtù del cavolo nero

Pochissimo calorico, ricco di vitamina C, sali minerali e acido folico. Secondo gli scienziati dell’alimentazione, preventivo di molte forme tumorali come tutte le Crucifere, e prezioso per l’equilibrio biochimico del nostro organismo: contrasta i cali di umore tipici della stagione invernale, quando manca la luce perché le giornate si accorciano. Ingrediente base della famosa Ribollita toscana, è facilmente utilizzabile nell’altrettanto squisita e più rapida ricetta della Zuppa cannellini e cavolo nero (qui a fianco).

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Ricetta ideale per i primi freddi. Zuppa cannellini e cavolo nero

Cuocere 250 gr di cannellini senza sale ma con 2 foglie di alloro
(rende più digeribili i legumi)
Soffriggere cipolla (o porro) con uno spicchio di aglio e aggiungere i fagioli cotti
Aggiungere il cavolo nero tagliuzzato a listarelle
Brodo vegetale q.b.
Uno schizzo di passata di pomodoro
Sale e peperoncino (a piacere)

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7 gradi di coscienza alimentare

Perché essere vegetariani? Quando qualche anno fa sono andata per la prima volta ad ascoltare il Dr. Berrino durante uno dei suoi Mercoledì della Prevenzione sul tema ‘vegetarianesimo e gli stili di vita alimentari’, ero rimasta folgorata dalla sua visione del cibo in termini evolutivi. Avevo preso appunti, e funziona così: ognuno di noi attraversa varie fasi, ci si può anche fermare alla prima. Oppure arrivare all’ultima, che è un traguardo non solo di alimentazione, ma anche di crescita interiore. Eccole qui:

  1. Fase del neonato: ci si riempie la pancia quando si ha fame, senza troppe distinzioni.
  2. Fase sensoriale: si assaggia, e poi ci si appassiona a un cibo più che a un altro.
  3. Fase sentimentale (scuola elementare): si apprezzano alcuni cibi e ci si affeziona a quelli.
  4. Fase intellettuale (scuole medie): si razionalizza e si scelgono i cibi più giusti per star bene (“contiene ferro, contiene calcio..”)
  5. Fase sociale (adolescenza): ecologia/economia alimentare diventano parametri importanti nella scelta dei cibi.
  6. Fase ideologica (uomo adulto): scelte uniche di modalità alimentare, tipo diventare vegetariani (attenzione al rischio di fanatismo tipo “se mangio un pezzetto di carne muoio”)
  7. Fase suprema: gratitudine nei confronti della natura e dell’universo, scelte alimentari equilibrate e spontanee nel prendere e nel dare ciò che il pianeta ci regala. Per tutti, un traguardo.

Ogni primo mercoledì di ogni mese il Dr. Berrino tiene conferenze gratuite  – sempre affollatissime! – nell’Aula Magna IRCSS Istituto Nazionale Tumori sul tema dell’alimentazione e la sua profonda relazione con la nostra salute.

Prossimo appuntamento: mercoledì 5 dicembre, dalle 18.00 in poi, in via Venezian 1 a Milano.

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